lunedì 16 aprile 2012

AGGIUNGI UN BIMBO A TAVOLA
(prima parte - o del buffet di compleanno in corsa)


...ci fu un tempo in cui non ero una mamma, ed i nostri amici non erano genitori. 
L'impegno maggiore nell'accudire qualcosa di piccolo - al massimo - riguardava un criceto, un pesce rosso, una pianta grassa.
Ci fu un tempo in cui credevo che la celiachia fosse una rara specie di mollusco subtropicale, e che servire caraffe di Negroni  a chiunque passasse da casa - a prescindere dall'orario più o meno incline alla sbronza - fosse tra i primi doveri della brava fanciulla maritata.
Allora i tavoloni improvvisati erano all'ordine del giorno: ero in grado di sfamare ed inebriare con plausi e maestrìa una trentina di stomaci alla volta, con preavvisi incerti anche sotto le dodici ore.
Oggi sono una mamma. Tutte le mie amiche sono mamme. 
Le nostre serate sono un incrocio spassosissimo e delirante tra un lunapark di zingari e la mensa di un nido subito dopo la scoperta di una colonia di pidocchi.
Non ci si siede. Mai.
Si sbarella con un bicchiere in mano ed un piattino di plastica tra i denti, tentando di salvare la vita al proprio figliolo che penzola dal balcone ululando, e nel contempo azzannare qualcosa a caso dal buffet spingendone un frammento nella bocca del piccolo. Che alle feste non mi mangia mai niente poi sfido io che gli viene l'acetone.
Così, ecco.
Di buffet in piedi, anzi in corsa, ne so parecchio.
Quel che mi tocca capire, adesso, è come allestirne uno sglut, facendo lo slalom tra le graziose difficoltà che questo limite comporta:

1. non potrete scendere dal panettiere sotto casa ed ordinare quattro rassicuranti vassoi di pizzette, quelle che 'tanto s'inzeppano di pizza cosa vuoi che mangino d'altro'. No. Non potrete.

2. non potrete allungarla di duecento metri e mettere tra le mani di quel bravo pasticciere il compito di allestire una gigatorta alla panna con tanto di scritta d'auguri personalizzata. No, no.

3. non potrete nemmeno chiedere aiuto alle nonne, cose tipo 'me li fai tu due panini farciti', perché la nonna in questione vi risponderà 'ossignur e se sbaglio e se li contamino e se poi la bimba sta male'. Ecco.

4. non potrete fare tutto all'ultimo minuto cosicché il cibo sia fresco e splendente alle sedici in punto del giorno stabilito, perché la cucina sglut è un inferno di tempi di lavorazione, metà dei quali se ne vanno a ripulirsi dagli strati di colla che ti si stratificano sulle mani.

...quindi?
Forza, gente. Ci sono appena passata.
E adesso vi dico come sopravvivere, e scampare agli sbagli che ho fatto.


° biscuori al cioccolato kinder °

...i biscotti sono un'ottima idea.
Potrete prepararli anche tre giorni prima, conservarli in una scatolona di latta avvolti in carta da forno, ed averli comunque freschi e morbidi il giorno della festa.
Io ne ho fatti alcuni con il cioccolato ed altri con la glassa di zucchero, perciò ho infilato la scatolona nel ripiano più basso del frigo e li ho lasciati lì un paio di giorni, senza conseguenze. 
O meglio, con l'unica conseguenza che i bambini li hanno sterminati tutti nella prima mezz'ora, mugolando complimenti.

° fiori e cavallini infiocchettati °
                           

...la torta è un argomento troppo complesso per scriverne in breve, perciò vi rimando alla seconda parte, laddove v'illustrerò ricette e biechi trucchi per farne un capolavoro.
Per ora vi basti la foto, e la pianificazione: pan di spagna ed allestimento il giorno precedente, decorazione poche ore prima. 
Al momento di servirla sarà perfetta.
Ed una dritta importante: non accanitevi a creare il pandispagna perfetto, alto e gonfio. Uno strato troppo alto di torta può distruggervi definitivamente i nervi, giacché si sbriciolerà nel tentativo di sollevarlo ed assorbirà impietosamente tutta la bagna, tornando asciutto nel giro di un amen.

° fettina reduce di Torta °

...altri dolcetti? Che diavolo m'invento da preparare, nei ritagli di tempo dei giorni precedenti la festa?

° muffin al cioccolato con moccolo rosa °

Sì, anche questa un'ottima idea. 
Li ho preparati due giorni prima, e si sono conservati bene.
Gran bella cosa anche la glassa, che li ha aiutati a rimanere morbidi, umidi e zuccherosi. Il fatto che suddetta glassa somigli in maniera raccapricciante a moccolo rosa, è solo colpa mia: nella ricetta vi dirò come ottenere un aspetto un cecio meno evocativo.
Tuttavia, un consiglio: il muffin sglut - essendo bello tronfio di lievito per sopperire ai ben noti difetti strutturali - cresce a dismisura. Questi graziosi tortelloni erano uno sputacchio beige sul fondo del pirottino, ma in forno sono esplosi in  miracolose cupole brunelleschiane per poi - prevedibilmente - accucciarsi sfiniti come gatti su un plaid.
Quindi fateli piccoli. Ma piccoli piccoli. 
Pirottini mignon da pasticcino. 
Così che i cuccioli, oltretutto, possano sbafarli allegramente in un sol boccone.

° cocottini di pane e formaggio °

...e veniamo al dramma della panetteria.
Considerato che il pane sglut appena sfornato può essere buonissimo - croccante e profumato e soffice - ma che dopo poche ore prende ad assumere gradatamente la consistenza del big babol, tocca riuscire a portare in tavola tanto pane per tutti senza viaggiare col microonde sotto il braccio, e continuare a scaldare compulsivamente ogni singola pagnottella. 
Anche perché si creerebbero scene apocalittiche: voi che vi avventate su qualunque bambino colga graziosamente un panino, rischiando di infilare entrambi nel fornetto. 
E non ho idea, davvero, di come risulti un bambino passato al microonde.
Quindi, ecco: vista l'esperienza miracolosa della crescia, che grazie a burro e formaggio ha tenuto botta un'intera settimana mantenendosi fragrante seppur lontana dal forno, ho pensato di farne una versione simile in formato muffin e mignon.

° mignon di pane al formaggio °

...bellini, loro.
Ma anche qui, prima di vedere insieme la ricetta, un consiglio: al contrario dei muffin, la dimensione ridotta ha fatto sì che si asciugassero come panni al sole. L'impressione era un po' quella di masticare un gommino da sedie.
Quindi: sì la versione muffin, assolutamente no quella mignon.
A meno che - ne varrebbe davvero la pena - non abbiate tempo e voglia di alzarvi alle cinque e panificare tutta la baracca la mattina stessa del grande giorno.
Io, a quell'ora, so a malapena di avere una faccia.


...infine: abusate del Prontuario e saccheggiate un buon supermercato facendo scorta di succhi di frutta, latte & cacao o latte & frutta in brik (io ho scelto questi), caramelle e gelatine alla frutta (tutti i prodotti Caffarel sono naturali, controllati e sglut), fragole fresche ed un paio di ciotole di popcorn fatti da voi. 
Prosecco a fiumi per i grandi, naturalmente, che avranno bisogno di perdere le naturali inibizioni di convenienza per lanciarsi senza ritegno in rullate sul girello, gara di cani di palloncino e sessioni di costruzioni lego con penitenza al più scemo.

° Giulia e le candeline °

...per questa non ho ricetta - ché se l'avessi ne avrei messe in forno già altre cinque o sei - nè consigli per fare meglio:
è perfetta.

Alla prossima puntata, divertitevi

MamaChiarina

1 commento:

  1. Chiara hai descritto perfettamente, il mio stat d'animo in presenze di compleanni dei pargoli.. io inizio due settimane prima, con il menù ò.O!!
    poi metto in ordine crescente la panificazione delle pietanze scelte ed anche imposte dai festeggiati, e poi panifico panifico... il cruccio più grande per me è stata la torta.. e dopo nitti insonni è venuto fuori un Riccio, che ha fatto nascere tanti sorrisi... e tanti slurp..!!
    http://unpodibricioleincucina.blogspot.it/2012/02/un-riccio-dal-naso-rosso-e-un-racconto.html
    per il resto sono andata di pizzette, focacce, cioccolattini, muffins in tutte le forme...
    ma tu sei stata una Super Mammachiarina... ^.^
    prova superata... attendo le ricettine e intanto dai un bacino alla tua piccola principessa...
    Ann@

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