mercoledì 11 aprile 2012

DI LATTE, DI CAPRETTE, DI ZUCCHE COTONATE
(o di come ti energizzo la zuppa)


...da bambina adoravo, Heidi.

Da quando sono costretta a guardare a loop gli stessi sei episodi - ogni mattina che iddio metta in terra, mentre Giulia gozzoviglia a biscotti e tazze di latte - provo nei confronti di quella bamboccina grassottella e delle sue lerce caprette un odio malcelato e profondo.
Il nonno è un pazzo ascetico che campa a mugugni e fette di formaggio, la zia una zitellaccia inacidita che non esita ad abbandonare Heidi in una catapecchia persa nel nulla, Clara è completamente rincoglionita dai parenti e Peter è privo della benché minima spina dorsale. 
Heidi, poi. Quando cianciotta con quella vocina da doppiatrice anni ottanta cose tipo "...che meravigliaaa, nevica da tre settimaneee! e sotto il mio graaande albero ci sono i teeeneri leprotti che tremano tuuutti!"
La abbatterei a fucilate, la legherei al cruscotto della circolare, perché intenda con lucida percezione cosa significhi essere una bambina che vive in città. Altro che nido sui monti, ti faccio su una bella gabbietta all'idroscalo.

Mi sgorgano cattiverie inusitate, sì. 
E non me ne vergogno.

Comunque, tutta questa rutilante premessa da denuncia ai servizi sociali converge sulle caprette: il latte di capra.

Parliamone.

Il latte di capra ed i formaggi che ne derivano sono un'ottima alternativa al latte di mucca ed alle bevande alternative vegetali. Ha un contenuto molto elevato di calcio, quindi particolarmente indicato per i cuccioli, ed è solitamente tollerato più facilmente da chi mal metabolizza le proteine del latte vaccino: è infatti caratterizzato da acidi grassi a catena corta, che lo rendono più digeribile e adatto soprattutto all'alimentazione dei neonati, dei bambini che soffrono di allergie alimentari e degli adulti con patologie gastroduodenali (eccoci qua, noi e i nostri poveri villi strapazzati).
Un celiaco che soffrisse di intolleranza al lattosio, tuttavia, non può pensare di risolverla scegliendo latte di capra: il suo contenuto in lattosio, infatti, è simile a quello del latte vaccino. In compenso ha un minor contenuto di colesterolo (diffidate da chi asserisce che ne sia privo!), una buona percentuale di sali minerali e vitamine A C e E, ed un'elevata percentuale di taurina - l'aminoacido di cui è ricco il latte materno - che ne fa l'alimento più simile al latte umano, dopo quello di asina (...giuro!).
A parte tutto questo cianciare, il formaggio di capra è buonissimo: se consumato nella giusta misura, permette di aggiungere sostanze nutrienti importanti e di conferire un sapore nuovo alle pappe dei nostri piccoli.
Al caprino, aggiungiamo i pinoli (ferro e proteine) e la zucca: vagonate di betacaroteni, vitamine A e C, fosforo potassio e magnesio. Occhi belli e cervello fino, in poche parole.

Ora.
Va tanto di moda la vellutata. Non c'è menu d'alta cucina che non vanti un letto di vellutata, una vellutata a specchio, insomma tutto un arredamento di velluto su cui sdraiare l'unico raviolo concesso.
Siccome la mia cremina ha una consistenza più morbida del volgare purè, ma più ciccia della nobile vellutata, la chiameremo cotonata. 
...e qui - a costo di dilungarmi oltre il dovuto - mi parte il disegnino.

° zucca cotonata con sentori vintage °

...era inevitabile.


Ingredienti per tanta cotonata di zucca, caprino e pinoli:

- una piccola zucca mantovana
- mezza piccola cipolla ed uno scalogno
- una manciata di pinoli
- due caprini freschi
- tre cucchiai di parmigiano grattugiato
- due cucchiai di olio extravergine di oliva
- latte q.b.
- sale q.b.
- rosmarino
- noce moscata
- una goccia di miele (di timo o di rosmarino, sarebbe perfetto: altrimenti il classico millefiori)

Fate cuocere la zucca in forno a 200°, divisa in quarti e con tutta la buccia. Una volta morbida, ricavatene la polpa con un cucchiaio e mettetela a parte. 
Fate tostare i pinoli a fuoco lento, per pochi minuti, su un padellino antiaderente (solo così rilasceranno gli olii essenziali, che danno loro sapore: il pinolo crudo, a confronto, è tonto come la luna), quindi tritateli.
Ammorbidite i caprini a forchettate, con un poco di latte, il rosmarino sminuzzato, i pinoli ed una goccia di miele.
In una pentola antiaderente mettete a scaldare la zucca con l'olio, poco sale, un po' di rosmarino, lo scalogno e la cipolla, bagnando con mezzo bicchiere d'acqua. Aggiungete una grattugiata di noce moscata, se vi piace.
Una volta che la zucca è profumata e morbida, unite i caprini conditi e il parmigiano e accanitevi senza pietà sul tutto con il fido minipimer. Se la consistenza dovesse essere troppo densa, regolatela con il latte.
Spolveratina di parmigiano o di coriandolo, e la cotonata è servita.

° la cotonata di zucca
con caprino e pinoli °
Se ai vostri piccoli la pappetta non garba, usatela come condimento: con la pastina, o con un generoso fusillo (a questo proposito, la nuova linea di pasta Schaer è davvero buonissima, e non si spezza nemmeno se la bastonate col mattarello).
...per mamma e papà: la cotonata frullata con qualche cucchiaio di panna fresca, un po' di pepe nero e qualche pinolo tostato sulla cucuzza, è buona da piangere.


Divertitevi.

MamaChiarina

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